Chimica - Museo Raimondi

Chimica

Uno degli aspetti più interessanti nella vita di Antonio Raimondi in Italia è stato quello di chiarire le sue credenziali accademiche, dato che non esiste un vero e proprio registro, nessun documento o testimonianza che possa fare luce su questa questione. La risposta all’interrogativo ci viene direttamente dai suoi interessanti studi di chimica.

È fin troppo evidente che Raimondi approfondì i suoi studi di storia naturale in Italia, con particolare enfasi alla chimica, alla botanica e alla geologia. Questa sua conoscenza scientifica è dovuta al fatto che realizzò numerose visite al Giardino Botanico di Milano, prova delle sue ricerce è il manoscritto in italiano composto di proprio pugno dal titolo Manuale di Chimica, un compendio esaustivo di quasi trecento pagine sulle varie tecniche di analisi chimiche.

Questo libro, conservato nel Museo Raimondi, reca la data 1843, sette anni prima del suo arrivo in Perù. Questi dettagli danno una chiara idea del livello di ricerche scientifiche portate avanti dal Raimondi quando si trovava in Italia. Inoltre, questo libro deve essere stato molto prezioso per il Naturalista per portarselo con sé dall'Europa. Questo libro di chimica è stato utilizzato come punto di riferimento importante per la preparazione del corso di chimica analitica che insegnò il savio milanese presso la “Colegio de la Independencia”. Come per il taccuino scritto in Italia abbiamo unu altro libro datato 1852 dove il Naturalista redatta una vera e propria opera di organizzazione e catalogazione delle materie chimiche. Il fatto che Raimondi ricorra costantemente ai suoi manoscritti italiani è segno evidente della mancanza di biblioteche ben equipaggiate in Perù e, dall’altro lato, segna la nascita dell’insegnamento della chimica in Perù, come osserva il suo biografo José Balta.

Le ricerche scientifiche in ambito chimico rappresentano senza ombra di dubbio uno degli aspetti più importanti di tutto il suo lavoro. Come docente universitario, ha catalogato migliaia di minerali utilizzando la chimica, ha lavorato per società di consulenza private in particolare per le societ
à minerarie conducendo anche test clinici per determinare lo stato di gravidanza. Raimondi venne contrattato come consulente dallo Stato peruviano grazie al quale raggiunge una grande notorietà per la questione del guano e del salnitro, dibattito su cui era a favore di tenere un registro sul sistema di libera esportazione del salnitro, che gli valse l'antipatia di imprenditori legati a questa risorsa.

Inoltre, non si può non menzionare la collaborazione del chimico e assistente arechipegno José Luis Paz Soldan. In sintesi, il lavoro di chimica del Raimondi fu probabilmente uno degli aspetti pi
ù importanti e, al tempo stesso, una delle sue principali fonti di guadagno. Il talento unito con i suoi sforzi hanno fatto del Raimondi uno dei padri fondatori della chimica moderna nel nostro Paese.

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